Genius Loci. I vincitori del contest fotografico

 

Non è stato facile scegliere tra le 102 foto che sono state postate. Sicuramente più di tre quelle che avrebbero meritato di vincere. Alcune poetiche, altre di grande tecnica fotografica. Nella scelta abbiamo cercato di dare uguale valore al taglio, alla composizione fotografica e soprattutto alla descrizione metaforica dell’identità dell’isola, la sua anima, il suo Genius Loci.

Eccoli qui, parimerito, in ordine alfabetico

 

© Costantino Esposito

© Costantino Esposito

Costantino Esposito – La Grotta Azzurra

La luce blu. Il mito. Forse scontato, ma è il simbolo stesso dell’isola. Il suo “cuore azzurro” al cui fascino non si scappa.

E in questa foto sembra proprio di starci dentro.

 

 

 

 

 

 

© Raffaele Lello Mastroianni

© Raffaele Lello Mastroianni

Raffaele Lello Mastroianni – L’Eremo di Cetrella

Un angolo di pace e silenzio lontano dalla folla e dal clamore. Un terrazzino solitario dove sedersi e ascoltare la voce di Capri.

Sembra un’immagine d’altri tempi ma quell’angolo è ancora così e speriamo che lo possa rimanere a lungo.

 

 

 

 

© Stefano Mirrison Sicignano

© Stefano Mirrison Sicignano

Stefano Morrison Sicignano – Il mare in tempesta

Un confine azzurro materno e accogliente che all’improvviso, quando vuole, annulla le illusioni degli uomini di poter dominare la natura e mostra la sua forza.

In uno scatto il racconto di tutta la sua potenza.

 

 

 

 

 

Ed ecco i premi. Si tratta di tre stampe fotografiche originali di due grandi fotografi italiani.

 

Una veduta di Marina Grande di Luciano D’Alessandro

(Nato a Napoli nel 1933, iniziò la sua carriera di fotoreporter nel 1952. “L’Espresso”, “Il Mattino”, “Time”, “Il Mondo” di Pannunzio, “Life”, “Stern”, “L’Europeo”, “Corriere delle Sera”, “Daily Telegraph” sono alcune delle testate con cui ha collaborato. Ha tenuto mostre ovunque nel mondo e ha pubblicato numerosi libri fotografici. Dal 2016 riposa nel Cimitero affacciato sul mare di Capri)

 

Due paesaggi di Mario De Biasi

(Nato nel 1923 a Sois, frazione del comune di Belluno, deportato in Germania durante la Seconda guerra mondiale, De Biasi iniziò a fotografare a Norimberga nel 1944, usando attrezzatura di fortuna ritrovata tra le macerie della città. Nel 1953 iniziò la sua collaborazione con “Epoca”, che continuerà fino agli anni Ottanta. Ha esposto nelle gallerie più famose e prestigiose, pubblicato oltre 100 libri ed è considerato uno dei più grandi interpreti della fotografia italiana. È morto all’età di 90 anni nel maggio del 2013)

 

La premiazione avverrà a Capri in occasione della presentazione della prossima edizione della rivista “Capri review”.

 

 

 

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