senesi15 domande a…

Franco Senesi

intervista di Rossella Funghi

 

 

 

 

Tre aggettivi per definire Capri.

Unica, solare, internazionale.

Qual è il suo luogo del cuore a Capri?

Il Faro di Punta Carena. È qui che riesco a ritrovare gli elementi che più amo. Il mare, la roccia, il sole. Il sole nell’ora del tramonto al Faro è un momento di vero incanto. E poi c’è la caponata del chioschetto di Antonio, una vera bontà.

Se Capri fosse un’opera d’arte sarebbe…

Un dipinto di Vermeer, con le sue luci da sogno. Solari, diffuse. Una luce irresistibile fatta di sfumature cangianti, come quelle che ci regalano ogni giorno le albe e i tramonti di Capri.

Cosa cambierebbe di quest’isola?

Nulla a parte la sua stagionalità. Capri è di una bellezza unica, anche in inverno, ma la sua bellezza purtroppo viene vissuta solo a metà.

Di cosa è particolarmente fiero?

Di essere riuscito ad arrivare fino a qui solo con la forza di volontà.

Qualcosa che avrebbe voluto fare e che non è riuscito a realizzare?

Penso di non aver niente in sospeso da fare ma c’è ancora un sogno nel mio cassetto… prima o poi lo tirerò fuori.

Cosa la rende felice?

La visione dei miei figli. Stare con loro, vederli crescere.

C’è una persona che è stata fondamentale nella sua vita?

Ce ne sono due: i miei genitori. Mi hanno insegnato ad affrontare la vita senza aver paura dei momenti di difficoltà. E ce ne sono stati… E poi Giuseppe Lentino. Per me e per tanti altri solo “Peppino del Tinello”, un ristorante simbolo di una Capri che sta sempre più scomparendo. Peppino è stato più che un amico per me, è stato quasi un secondo padre. Un cuore e una generosità senza fine.

Dove passerebbe un anno sabbatico?

Ho visitato l’Argentina da giovane e vorrei ritornarci. Per un anno sabbatico sceglierei un Sud America on the road.

Il primo pensiero appena sveglio?

Controllate il telefonino. Chiamate, messaggi, mail. Poi un bel caffè.

L’ultimo prima di andare a dormire…

Lasciare il segno al libro che sto leggendo.

Qual è il libro sul suo comodino?

Un recente dono dei miei collaboratori. Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar. Pagine splendide che raccontano di un uomo alla ricerca costante di un modo per conciliare felicità e dovere, cuore e cervello. La Yourcenar è riuscita a far diventare attuale la storia di un uomo vissuto duemila anni fa.

 Di che cosa ha paura?

Che finiscano tutti i muri e non ci sia più spazio per appendere i quadri.

La sua casa brucia, cosa salva?

Prima di tutto le persone. Poi, sembrerà scontato, la mia collezione di quadri.

Il vero lusso è?

Il tempo libero. Ce n’è sempre troppo poco.

 

Franco Senesi, caprese doc, classe 1969, segno zodiacale Leone. Una passione per l’arte da sempre. A vent’anni inizia a lavorare per una galleria d’arte milanese che ha aperto una sede a Capri. Nel 2000 inaugura, al primo piano di una palazzina affacciata su via Camerelle, la Capri Art Gallery, il suo primo spazio espositivo. L’anno successivo inizia la sfida fuori dall’isola di Capri con la galleria di Positano sotto il nome di Franco Senesi Fine Art.  Oggi, affiancato dal direttore creativo Marco Izzolino, è alla guida della Liquid Art System, quattro gallerie d’arte (White Room, Square Gallery, Studio Lab e Art Archive) che propongono un modo “glocale” per promuovere e commercializzare l’arte contemporanea.

 

 

Tweet about this on TwitterShare on Google+Share on LinkedInPin on Pinterest
Torna a sommario di Capri review | 34