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60 anni di Azienda

Breve storia dell’ente turistico di Capri, la realtà che deve promuovere  l’immagine dell’isola

di Rossella Funghi

 

 

 

 

«Grazie caro Patrizi per l’affettuoso augurio STOP Nulla meglio di un trionfo di arance capresi poteva ravvivare nel mio cuore la forza di lottare per un pronto ritorno all’isola della bellezza e della bontà STOP Molto affettuosamente Curzio Malaparte». è il 23 marzo del 1957 quando il marchese Patrizi, presidente dell’Azienda Autonoma di Cura e Soggiorno dell’Isola di Capri, riceve un telegramma con queste parole. Malaparte le ha dettate a qualcuno da un letto della clinica romana Sanatrix dove è ricoverato per un male incurabile e dove si spegnerà il pomeriggio dell’11 luglio. Quel cesto di arance arrivate da Capri aveva per un attimo fatto ritornare forte alla memoria di Malaparte i profumi di quell’isola che tanto amava. Per il nobile Patrizi quell’omaggio era forse stato un gesto istintivo, ma sicuramente era stato anche un doveroso atto da compiere per il ruolo che ricopriva. Costituita il 28 febbraio 1950 con decreto del ministro degli Interni che riconosceva all’isola azzurra la qualifica di Stazione di Cura Soggiorno e Turismo, l’Azienda doveva essere lo strumento indispensabile di quanti chiedevano informazioni e notizie utili sull’isola di Capri. A guidarla per primo era stato l’avvocato Mario Salandra che ne prese le redini il 1° luglio dello stesso anno. Il turismo era in crescita e tra gennaio e ottobre del 1951 l’isola vede sbarcare 145.264 villeggianti. Un paio di anni dopo, alla presidenza dell’ente arriva un altro appartenente ad un nobile ed antico casato, Pupetto di Sirignano. Francesco Caravita principe di Sirignano si era stabilito a Capri e, grazie al suo indiscutibile fascino, ne era diventato in breve tempo l’anfitrione. Il 29 luglio del ’52 viene nominato presidente dell’Azienda e, con la consueta eleganza, si conferma un eccezionale “padrone di casa” accogliendo sull’isola i più grandi protagonisti del Novecento, da Winston Churchill ad Aristotele Onassis passando per Joan Crawford, Claudette Colbert e il generale Marshall. Sotto la sua guida vengono avviati progetti di una certa originalità come una linea diretta di idrovolante tra Southampton e Capri, le finali del concorso di bellezza “Miss Europeo” e un incontro di cuori solitari che, a detta dello stesso Pupetto, «fu un fiasco assoluto per la bruttezza degli intervenuti, sia donne che uomini. Un solo matrimonio coronò l’iniziativa». Andò meglio con il concorso organizzato fra tutti i pittori italiani più famosi che non conoscevano il Nord America. Bandito dalla Helena Rubinstein e organizzato da Irene Brin e Gasparo Dal Corso aveva come tema “Come immaginate gli Stati Uniti?”. I quadri realizzati furono esposti prima a Roma e poi a Capri proseguendo per New York, Washington, Boston e San Francisco. Erano i tempi della “dolce vita”, Capri ne era il vero Paradiso e il principe Pupetto, fino alla fine del gennaio 1955, faceva gli onori di casa dell’isola felice. è il marchese Patrizi a succedergli, il 26 febbraio, alla guida dell’Azienda. Come quella di Sirignano, anche la sua figura fa parte della leggenda dell’isola. Il turismo continua a crescere e in un decennio, tra il 1950 e il ’60, il numero delle persone che scelgono Capri come meta di una vacanza raddoppia, passando da 726.730 a 1.244.021. Gli anni Sessanta vedono al vertice dell’Azienda l’ingegner Costanzo Lembo, padre di Marzio, attuale consigliere comunale di Capri. Sono gli anni di “Mare Moda” e sull’isola arrivano le grandi firme di quello che diventerà il made in Italy che trionferà in tutto il mondo. La Piazzetta è un grande salotto letterario che ha tra i suoi frequentatori più assidui Alberto Moravia e Paolo Lecaldano, direttore letterario della Rizzoli. Ai tavolini dei bar affacciati sulla piazza si incontrano anche i direttori dei più importanti settimanali italiani: Lamberto Sechi, Giorgio Fattori, Benedetto Mosca, Tommaso Giglio, Paolo Occhipinti. Ma si sa, tutto cambia. L’ultimo presidente dell’ente è l’avvocato Alberto Cilento che ricopre l’incarico dal 6 agosto del 1971 al 1° agosto del 1995. Poi arriva una fase di commissariamento che vede succedersi vari amministratori, nelle more dell’entrata in vigore della legge di riordino degli enti turistici della Regione Campania che ancora oggi attende di vedere la luce. Capri però è sempre qui, con i suoi panorami mozzafiato, il suo mare azzurro, i tramonti infuocati. E forse con un po’ di nostalgia per quel marchese e quel principe.

 

 

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