foto02Il rifugio di Diego

Le passeggiate nel verde, le uscite in barca e il ristorante con gli amici. È la Capri preferita da Diego Della Valle

di Monica Setta

 

 

 

 

Non è stato un coup de foudre, quello fra Diego Della Valle, imperatore del lusso mondiale con la griffe Tod’s e l’affascinante isola di Tiberio. «Quando sbarcai a Capri la prima volta, oltre vent’anni fa, ero giovane e arrivavo da Positano, in traghetto», racconta l’imprenditore. «All’epoca non mi fece una bella impressione, anzi. Pensai che fosse più elegante Positano e feci subito i bagagli per tornare indietro». Il grande amore che lega Della Valle a Capri è destinato a scoppiare qualche anno più tardi, esattamente alla metà degli anni Ottanta. Un week-end con gli amici, due giorni di totale relax in blue-jeans e subito la decisione di prendere casa nell’isola, a Castiglione. Da quel momento, per sua stessa, candida ammissione, il re delle Tod’s diventa un caprese “sentimentale” e fedelissimo. Ci viene anche d’inverno – e si concede proprio nella stagione meno calda lunghissime passeggiate all’Arco Naturale e cene in pizzeria nella tradizionalissima Aurora – e qui ritrova i due amici capresi più cari, Tonino Cacace e Roberto Massa, ribattezzato affettuosamente o’ Professore. Cacace è un imprenditore di seconda generazione che ha realizzato ad Anacapri un albergo-beauty farm famoso in tutto il mondo; con lui, Diego ama andare in barca oppure fare lunghe chiacchierate a proposito dello sviluppo possibile, di un ponte ideale fra la mondanissima Capri e la più riflessiva Anacapri. Ma recentemente Della Valle ha consolidato la sua tenera passione per Capri e ha rilevato una torre ad Anacapri che sta ristrutturando nel rispetto dei vincoli fissati dalle Belle Arti. «Ormai è una scelta di vita – spiega lui -, l’isola rappresenta il mio vero rifugio dallo stress e dai problemi legati alla vita d’azienda. Quando arrivo a Capri smetto i panni dell’imprenditore, infilo i jeans e mi rilasso… ». Visto da vicino, nella sua versione caprese – seduto al tavolino di un bar nella mitica Piazzetta – l’uomo che veste le donne e gli uomini più importanti del mondo ha un sorriso aperto e un look rigorosamente understatement. Le sue borse Tod’s sono le più amate da Carolina di Monaco, Rania di Giordania, Sharon Stone e Hillary Clinton, mentre le scarpe griffate Della Valle sono da sempre le preferite dei potenti: dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush al premier spagnolo Josè Maria Aznar. Eppure lui, l’abile Diego che figura a ragione nell’ultima classifica di Fortune America che segnala le storie di successo dei cinquanta Paperoni più famosi nel mondo, non ha nulla di sontuoso o di eccessivo. Da sempre coltiva con dedizione il mito del low profile e della sua sacrosanta privacy, anche quando è in vacanza nella scintillante Capri, la sua isola di adozione.

Ci racconta una sua giornata ideale a Capri, dalla mattina alla notte…

«Io sono un tradizionalista, vado sempre nei soliti posti, non amo trasgredire (e ride divertito ndr). Esco la mattina e me ne vado a passeggio fra il verde oppure in barca a fare il bagno al largo. I miei ristoranti preferiti sono sempre gli stessi, vado da Aurora o da Paolino, oppure alle Grottelle».

Ma c’è chi dice che anche lei sia bravissimo ai fornelli, quando invita gli amici a casa sua…


«Leggende, fantasie… In realtà io non so affatto cucinare e non amo organizzare feste o cene in casa. Con gli amici preferisco andare al ristorante. Il mio menu caprese è lo stesso da tanti anni: bistecca, pomodorini e pizza».

Lei viene a Capri anche d’inverno, la stagione in cui, secondo gli habitué storici, l’isola ha maggior fascino. Ma come cambia la sua giornata quando non esce in barca a fare il bagno?

«La mia casa a Capri è aperta tutto l’anno, mi sento un caprese d’adozione e sono molto affezionato all’isola, sia d’estate che d’inverno. In questa stagione amo andare a piedi fino al porto oppure fare lunghe passeggiate fino all’Arco Naturale o a Villa Jovis. E poi tanto relax con gli amici».

E le celebri serate alla taverna “Anema e Core” dove lei va a cantare insieme ai suoi amici storici come Vittorio Merloni, Enrico Mentana, Luigi Abete, Carlo Rossella e Luca Cordero di Montezemolo? Ci sono fotografie che la ritraggono mentre intona motivi come “Malafemmena” e “Reginella”… 


«Peccato che quelle fotografie siano le stesse di qualche anno fa, sempre in giro come fossero state scattate l’altro ieri… è vero, lo confesso: sono un amante della canzone napoletana ma vado all’Anema e Core solo qualche volta, non sono certo un accanito frequentatore della vita notturna, tutt’altro. Chi va in discoteca a Capri, invece, è mio figlio Emanuele che ama l’isola con lo stesso amore di suo padre (e sorride scherzosamente ndr)».

C’è un rito che vi accomuna quando siete sull’isola? Gli amici sostengono, ad esempio, che non rinunciate mai all’aperitivo da “Tiberio”, in Piazzetta…


«Io e mio figlio Emanuele a Capri facciamo le stesse cose: passeggiate, ristoranti e barca, dalla mattina alla sera. Poi, a mezzanotte le nostre strade si dividono: io torno a casa e lui va a ballare!».

 

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