spinSpin che passione!

di Silvia Baldassarre

 

Immaginate due amici nativi di Capri che, innamorati della propria isola e delle sue bellezze, hanno trasformato la pesca tradizionale in una passione e in una filosofia di vita. Immaginate una passeggiata per le stradine più nascoste dell’isola alla ricerca di posti incontaminati e non antropizzati. Il sentiero dei Fortini, ad esempio, non dalla parte del faro, ma verso la Grotta Azzurra per raggiungere Orrico. Oppure i sentieri che portano a Galatà, a Punta Carena o nel luogo conosciuto dai capresi con il nome di Specchio.

Immaginate ora i due ragazzi, in equilibrio sulle rocce che scendono a picco sul mare, che ingaggiano una battaglia contro il pesce, armati di una canna robusta, un mulinello veloce e un’esca. Tutto avviene senza sconti né dall’una né dall’altra parte. I ragazzi scelgono il luogo che reputano migliore studiando la stagione, le condizioni metereologiche, la luna e con essa le maree. Il pesce vede l’esca, si avvicina, l’attacca per mangiarla o per difendere il suo territorio, scappa. Oppure no, continua a dimenarsi intorno alla sua preda e rimane impigliato. Il pescatore sente il filo tirare e rapidamente riavvolge la lenza. Poi, in perfetto stile catch and release (prendi e rilascia) ogni pesce pescato è accuratamente misurato, fotografato e… rilasciato.

È un vero e proprio duello, ma è una sfida leale e piena di rispetto nei confronti dell’avversario. È un nuovo modo di intendere il pescare e di tradurre in azione l’ossimoro di un combattimento pacifico. Si tratta della pesca spinning, dall’inglese to spin, ovvero ruotare, dal movimento che compie l’esca sull’acqua.

Diamo ora un nome ai due ragazzi. Andrea Desiderio e Luigi Di Ruocco li puoi incontrare per le strade di Capri mentre raggiungono i gli angoli più suggestivi. In sella al motorino li vedi nelle zone vicino al porto, d’inverno, in cerca di barracuda, o in cerca di tunnidi, lampugne e ricciole d’estate dove la corrente è più forte e il fondale più profondo. Per sapere com’è andata la battuta di

pesca, però, bisognerà aspettare gli aggiornamenti sulla pagina Facebook o su You Tube perché non riportano mai a casa un pesce! La pesca è per loro una passione, amore per il mare e per le sue creature.

«Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare», diceva Jorge Luis Borges ma chissà se il famoso scrittore avrebbe pensato lo stesso vedendo quello di Capri e pescando nelle sue acque.

Qui, sull’isola delle sirene, il mare fa parte del quotidiano, dell’aria che si respira, dello stile di vita. Può essere un amico o un nemico, dipende dal suo stato d’animo. L’unica cosa certa è il rispetto che tutti gli manifestano perché rappresenta la natura in tutta la sua immensità e forza. La pesca spinning è solo un altro esempio del legame che unisce i capresi al mare che li circonda.

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