L’immaginario

di Sergio Fermariello

 

Un’armata di segni invade la superficie bianca. Piccoli guerrieri, lance, scudi, elmi e braccia danno vita a texture interrotte dalla cesura dei margini della tela. Gesti pittorici che richiamano i graffiti rupestri dove il tratto grafico sembra raccontare rituali antichi. Sono i temi principali delle opere di Sergio Fermariello, napoletano, classe 1961, attivo fin dai primi anni Ottanta e da sempre impegnato in una ricerca incentrata sul rapporto tra immagine e scrittura.

Temi suggestivi di cui chiacchierare con l’artista nel corso della prima Conversazione ad arte organizzata da Kaire Arte Capri per domenica 5 giugno tra le mura dello splendido Capri Palace che ospita il White Museum, la galleria d’arte nata dall’idea di Tonino Cacace, patron dell’hotel, dove sono esposte, tra le altre, opere di Velasco, Giorgio De Chirico, Arnaldo Pomodoro, Keith Haring, Mimmo Paladino, Mario Schifano.

La conversazione sarà anticipata da una visita guidata con una lettura critica delle varie opere della collezione e un’aperitivo presso il Bar degli Artisti concluderà l’incontro.

Conversazione ad arte con Sergio Fermariello

Capri Palace Hotel

domenica 5 giugno ore 18:00

Organizzato da Kaire Arte Capri

ingresso gratuito

posti limitati                                                                   

prenotazione obbligatoria tel. 329.0936171 – 339.2187860 – 329.1290641

Sergio FermarielloSERGIO FERMARIELLO

Sergio Fermariello nasce a Napoli il 29 aprile 1961. Dopo gli studi scientifici, all’età di vent’anni decide di dedicarsi esclusivamente all’attività artistica. Nel 1989 espone per la prima volta in una personale alla Galleria Lucio Amelio con la quale intraprende una lunga collaborazione di lavoro. Nello stesso anno ottiene il “Premio Internazionale Saatchi & Saatchi per giovani artisti”. In seguito espone in diverse mostre personali tra le quali quella alla galleria Il Capricorno di Venezia nel 1990 e alla Galerie Yvon Lambert di Parigi nel 1992. È anche presente in alcuni importanti appuntamenti internazionali quali la mostra Metropolis alla International Kunstausstellung di Berlino del 1991 e Les pictographes al Musée de l’Abbaye Sainte-Croix di Les Sables-d’Olonne dove Didier Ottinger lo invita ad esporre i suoi lavori accanto a dipinti di Klee, Miró, Picasso, Penck, Sanejouand. Nel 1993 è chiamato da Achille Bonito Oliva a partecipare alla Biennale d’Arte di Venezia con una sala personale nel Padiglione Italia all’interno della mostra Opera Italiana – Trittici. Per l’occasione presenta due grandi opere costituite da tre pannelli in cui sviluppa la figurazione essenziale dei Guerrieri, motivo che percorre l’intera ricerca dell’artista fin dall’89. Tra le recenti esposizioni all’estero, nel 2004 presenta a New York, al Pier 17, l’installazione itinerante Avviso ai Naviganti, e nel luglio 2009 presenta al Museo MAC di Niteroi in Brasile, l’installazione Migranti, mostra successivamente riproposta al Museo PAN di Napoli. Tra il 2014-2015 è impegnato in un progetto d’installazione itinerante, dal provvisorio titolo di Antenato, che prevede la realizzazione di un cortometraggio.

 

 

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