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Dedicato alla vela

Dieci anni di vita e un palmarés prestigioso per lo Yacht Club Capri

di Rossella Funghi

 

 

 

 

A Capri non è mai esistita una tradizione velica, tantomeno agonistica. Non è mai esistita fino a quando, dieci anni fa, Massimo Massaccesi si è “imbarcato” in un’impresa che allora sembrava quasi impossibile: fare diventare l’isola azzurra sede di un club che esprimesse un sano spirito sportivo, diffondesse l’amore ed il rispetto per il mare e raccogliesse le interessanti potenzialità offerte dalla posizione dell’isola.
Perché lo Yacht Club, al di là dei suoi aspetti puramante sportivi, coinvolge anche l’economia locale. E da quando maggio è diventato il mese delle regate la stagione turistica a Capri inizia prima e porta sull’isola armatori ed equipaggi tra i più professionali. Primi fra tutti quelli che partecipano alla regata considerata il fiore all’occhiello del Club, la “Rolex Capri Sailing Week” che dà l’avvio alla stagione velica nelle acque di Capri considerate uno dei campi di regata più affascinanti al mondo.
Ma la vela a Capri non è solo regate ma anche una scuola di vela che sotto la direzione sportiva di Conny Vuotto alleva i campioni di domani. I corsi sono organizzati lungo tutto l’arco dell’anno e sono rivolti a tutti, soci e non soci, residenti o turisti che hanno scelto di trascorrere le proprie vacanze in questo luogo meraviglioso.

 

LA PAROLA AL PRESIDENTE

incontro con Massimo Massaccesi

 

Non ha un passato né un presente da velista ma è uno degli artefici del successo dello Yacht Club Capri. Massimo Massaccesi, romano di nascita, napoletano d’adozione e caprese per passione guida da un decennio il club isolano che quest’anno spegne le sue prime dieci candeline.
«Dieci anni sono una tappa importante nella vita di un club, un tassello che va senz’altro celebrato. Dieci anni di crescita ottenuti anche e soprattutto grazie al sostegno dei soci del club, il vicepresidente, Tonino Cacace, il consigliere segretario Salvatore Sallustio e poi tutti gli altri, Piero D’Emilio, Ettore De Nardo, Marino Lembo, Paolo Signorini, Costanzo Vuotto. Tutti mi hanno sempre appoggiato in questo cammino. E un sodalizio importantissimo è stato quello con Rolex che va avanti ormai da sette anni». Un cammino fatto di tappe, quale la più importante? «Sicuramente la creazione della scuola di vela nel 2002. Nata per dare la possibilità ai giovani capresi di accostarsi a questo sport e magari diventare professionisti della vela, oggi ha i suoi primi campioni che partecipano a varie competizioni sotto il guidone del Club». Un guidone che quest’anno non ha solcato solo il mare ma ha percorso alcune delle strade più belle d’Italia vestendo la Citroen del ‘53 di proprietà dell’avvocato Pasquale Litterio che ha preso parte alla storica Mille Miglia. Nel ruolo di navigatore e co-driver il presidente del sodalizio isolano è entusiasta di questa nuova avventura. «Siamo arrivati 135º su 350. Partecipare a una gara così prestigiosa ha avuto un valore significativo in quanto ampliare l’ambito partecipativo dello Yacht Club a manifestazioni sportive di varie discipline arricchisce sicuramente il nostro palmares».

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