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I colori dell’anima

I vicoli dell’isola dei disegni a china e le grandi tele colorate che nascono dalla passione per la pittura di Sergio Ruocco

di Camilla Contini

 

 

 

La sua passione per l’arte e la pittura nasce da piccolo quando accanto al padre, insegnante di disegno alle scuole medie di Capri, trascorre il tempo libero a scarabocchiare e colorare con i pastelli. È allora che Sergio Ruocco inizia ad abbozzare i primi schizzi che raffigurano l’isola dove è nato e vive. Il periodo dedicato alla laurea in Scienze Politiche non lo allontana mai del tutto dalla sua vera passione che è la pittura.

Una passione che cerca di affinare negli anni sotto la guida di Francesco Paolo Vellino. Chi frequenta Capri si sarà certamente fermato di fronte alla porta-vetrina del suo atelier tra il fioraio e la chiesa evangelica, proprio all’inizio di via Tragara. È qui che, grazie agli insegnamenti di Vellino, Sergio ha approfondito la tecnica del disegno che affronta con china e carboncini oppure tempere che utilizza per ritrarre la sua isola, soprattutto gli stretti vicoli e gli scorci dell’antico centro storico. «Amo rendere su tela l’intima e poetica atmosfera di Capri – racconta – la amo a tal punto che penso che tutti dovrebbero provare a disegnarla». Con i tratti del carboncino e i delicati colori delle tempere nascono così le vedute delle caratteristiche vie capresi con le tipiche architetture dove si riconoscono Castello e l’Abate, Madonna delle Grazie e Tragara. Ma sono le grandi tele ad olio quelle che più colpiscono. Quelle in cui splende il rosso o incanta l’azzurro, dove al fuoco dei colori si fondono elementi naturali come sabbia, semi o si intrecciano stoffe, brandelli di sacchi o reti. Oppure quelle dove i ciottoli si tingono di verde o di blu. «Quando dipingo entro in armonia con il colore e il materiale, oltre che con me stesso e mi accorgo che un quadro è finito quando nel mio sguardo è completamente definito». Un’arte che è puro istinto, ma anche ricerca di armonia, dialogo ed empatia. Perché come dice Sergio «ciò che desidero suscitare negli altri è una semplice, piccola emozione».

 

 

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