Interpretando Diefenbach
«Capri mi basterà per tutta la vita con queste aspre rupi che io adoro, con questo mare tremendo e bellissimo…». Con queste parole Diefenbach esprimeva il suo amore per l’isola che fu per lui un’inesauribile fonte d’ispirazione.
Un modo per conoscere meglio il legame tra il pittore tedesco e Capri è il percorso teatralizzato “Omnia vincit ars, l’arte vince tutto”, organizzato dall’associazione culturale Nesea. Il 13 settembre, alle 18, accompagnati da un attore che darà voce alle idee riformiste e innovative predicate da Diefenbach si visiteranno gli spazi del complesso certosino di epoca medievale soffermandosi davanti alle grandi tele in mostra. Si scopriranno così i colori e i significati che si celano dietro i suggestivi rosso arancio di Tramonto dal Solaro, lo scenario notturno dello Scoglio delle Sirene o i dettagli nascosti della Grotta della Minerva, dove tra le potenti rocce si stagliano profili di gabbiani e nelle spume bianche si intravedono i corpi delle divinità del mare.
Info: neseacapri.it – info@neseacapri.it – telefoni: +39.349.5290191 – +39.333.5943947
Dalle asperità alle stelle
È ispirata al fregio “Per Aspera ad Astra” la collezione di grandi ceramiche realizzate da Eureka (via Roma, Capri – via G.Orlandi, Anacapri). Su piatti, fruttiere e ciotole oversize si ritrova l’eco di quella giocosa processione di silhouette di giovani danzatori, uccelli, alberi e animali dell’opera che in un certo senso è considerata il testamento spirituale di Diefenbach.
Tra arte e vita
Diefenbach e Capri. Una storia iniziata nel 1889 quando il pittore, teosofo, naturista tedesco la elesse come sua dimora e rievocata ogni volta che occhi attenti e curiosi si soffermano a guardare i suoi quadri esposti nel Museo a lui intitolato ospitato nella Certosa di San Giacomo. Ma quella di Diefenbach e Capri è soprattutto una storia che parla di una dimensione intima e quotidiana, dove arte e vita si intrecciano esaltandosi e contaminandosi a vicenda. Tredici anni di permanenza e ispirazione che oggi rivivono nel libro scritto da Antonia Tafuri e Roberta De Martino (Diefenbach e Capri, Grimaldi & C. Editori, euro 30) che racconta la personalità dell’artista nei suoi aspetti meno noti, dai quali non si può prescindere per comprenderne pienamente l’opera. Scrive Fabrizio Vona nella presentazione: «Possiamo oggi considerare l’opera di Diefenbach, sospesa com’è tra la reinvenzione del reale e la scoperta di verità segrete, nascoste dietro l’apparenza delle cose, straordinariamente attuale e ricca di prospettive future». Quella di Diefenbach fu una vita fuori dalle regole che si espresse liberamente nell’abbigliamento e nell’alimentazione, oltre che nella produzione artistica e, come ha spiegato lui stesso: «Scelsi Capri per fondare su questa meravigliosa isola con tutte le mie forze una nuova esistenza che mi potesse offrire quella pace così tanto desiderata».