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Tutti a rete

Tenacia e talento, estro e determinazione. 
Sono le armi vincenti del Capri Sport Academy, la squadra numero uno del tennis nazionale

di Daniele Autieri

 

 

 

 

Lo scudetto di tennis va a Capri. Poche parole che tuttavia racchiudono 56 anni di attesa culminati in un quinquennio di successi rutilanti che hanno portato la squadra caprese dalla serie D1 alla A1 fino alla vittoria del titolo nazionale.

Una scalata vincente e inarrestabile che ha richiamato nelle menti degli appassionati le vittorie dei giocatori del Posillipo quando, nel 1950, regalarono alla Campania un analogo risultato. Da allora molto è cambiato come è mutato il volto di uno sport moderno e globalizzato. Invariati sono rimasti invece i valori in campo: tenacia e determinazione, estro e talento, ma soprattutto organizzazione e capacità gestionale. Sono queste le armi che hanno segnato gli ultimi cinque anni del Capri Sport Academy, il club rilevato nel 2001 da Roberto Russo e da lui rilanciato ai vertici del tennis italiano. Storico imprenditore caprese, a soli 25 anni ha ereditato l’attività paterna specializzata nell’abbigliamento di capi esclusivi per uomo e donna. Era il 1986 quando nonostante le numerose passioni decise di seguire le orme del padre e prendere in mano le redini di un’attività che contava allora un solo punto vendita. Oggi quella società gestisce diverse attività commerciali, con circa 200 dipendenti. «Il mio successo – si schernisce con modestia – dipende solo dal nome che porto. Ho fatto semplicemente quello che tutti avrebbero fatto».

Almeno fino al 2001 – verrebbe da dire – quando il giovane imprenditore, divenuto ormai il guru dell’abbigliamento caprese, decide di dedicare finanze e passione allo sport che ama fin da bambino. Da quel momento parte infatti il progetto del Capri Sport Academy e la corsa verso il successo che ha condotto la squadra alla finalissima disputata il 3 dicembre 2006 a Novate Milanese contro il Trentino Trento.

In cinque anni il team di Roberto Russo è riuscito in una scalata mai ottenuta da nessun altro club nella storia del tennis italiano. Gli isolani, capitanati fin dal primo anno da Paolo Heinrich, hanno iniziato quest’ultima stagione come neopromossi e hanno giocato le partite casalinghe a Napoli, per coinvolgere gli appassionati di tutta la regione. Eroe di questo successo è stato Potito Starace, numero uno campano e tra i migliori in Italia che, dopo una stagione eccezionale, ha vinto il singolo e il doppio decisivi. Accanto a lui una squadra di professionisti di elevato livello con alcune punte di diamante già incastonate nel firmamento internazionale. Tra queste Filippo Volandri, il venticinquenne livornese numero uno in Italia, considerato sulla terra battuta uno dei primi dieci tennisti al mondo. Entrato solo di recente nelle fila del Capri Sport Academy, il suo contributo sarà fondamentale per conseguire un obiettivo ancora più ambizioso del precedente: confermarsi per il secondo anno consecutivo come miglior squadra italiana.

«Mi è piaciuto il progetto a lungo termine del club – ha spiegato Volandri – e lo spirito sportivo con cui il presidente Russo ha affrontato il campionato di Serie A1. Per questo ho accettato di giocare con il Capri».

«Cercherò di giocare quante più partite possibile – ha continuato – sperando di poter riportare lo scudetto a Napoli e nella meravigliosa Capri».

E proprio Capri è divenuta così il palcoscenico dove si esprime il miglior tennis italiano e dove lo stesso sport pone oggi le basi per un rilancio che attende ormai da molti anni. A questo proposito un altro degli obiettivi di Russo è la fondazione sull’isola azzurra di un’Accademia del tennis che sia diretta da Davide Sanguinetti e aperta non solo ai bambini di Capri ma a quelli di tutta la Campania. Affinché il tennis torni ad appassionare milioni di italiani e lo faccia in una cornice unica ed eccezionale come quella di Capri.

 

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