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Come in un romanzo

La nuova collezione di Gianfranco Ferrè è: ispirata alla Francia di Napoleone

di Anna Maria Boniello

 

 

 

 

È l’ultimo arrivo vip di via Camerelle. Gianfranco Ferré, lo stilista più amato dalle dive, si è posizionato in una delle più esclusive e ampie boutique della strada. All’interno dello show room caprese i toni del rosso caldo e profondo a lui così cari. Silhouette sinuose, scivolate e fluide le forme grazie a tessuti come la georgette e il satin. Segni orientali, discreti e precisi, sono cosparsi in un po’ tutte le tipologie di un guardaroba assolutamente occidentale. Sono questi i punti che caratterizzano i capi per l’estate che si trovano nella boutique di via Camerelle dove presto arriveranno le nuove proposte della collezione autunno- inverno che vede la donna come una moderna Joséphine de Beauharnais. «Mi sono lasciato conquistare da un gioco di costruzione e decostruzione delle forme, che è anche un gioco con la storia, con un’epoca che ritengo mirabile, – dice lo stilista – perché ha visto i canoni dell’eleganza cambiare e diventare moderni, perdere leziosità e acquisire purezza ed energia. Con un’intenzione assoluta di modernità, ho esplorato certi segni estetici del Direttorio e del primo Napoleone, uomo di grandissima forza e di eloquente eleganza, nato guarda caso il 15 agosto, come me». Manipolando le suggestioni della storia Ferré ha così ridefinito l’architettura degli abiti, sperimentando assonanze nuove tra i pezzi del guardaroba. Incredibili tagli a rettangolo di georgette creano abiti che cadono a colonna sul davanti, con il seno altissimo appena velato e sostenuto da piccole imbottiture e fasce ricamate, e acquistano sontuosità sul dorso perché si allungano in uno strascico trattenuto a terra dall’orlo di velluto pesante. Abiti dalla scollatura abissale si combinano a t-shirt. Pizzo e drappeggi che muovono le maniche disegnano una nuova, incantata versione della camicia da notte di Paolina. Il cappotto assume una conformazione bombata per le pinces cucite a spirale che generano ruches. Le maniche raddoppiano la prestanza perché i polsi si rigirano sin quasi alle spalle. Il trench e il blouson dal collo doppio, alto e sostenuto, simile al pastrano degli ufficiali della Grande Armée, sono chiusi e solcati da zip che si possono aprire parzialmente per creare i revers, oppure del tutto per trasformare, a sorpresa, il capo in marsina.

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